Tra i principali ambiti sui quali ci si vuole confrontare, per definire percorsi di sviluppo si citano: politiche di gestione del suolo; percorsi di valorizzazione del patrimonio forestale locale (inteso in tutte le sue dimensioni e potenzialità); azioni di prevenzione dei disastri ambientali; interventi per il mantenimento e la valorizzazione della biodiversità; tutela della risorsa paesaggistica. Tali politiche e interventi dovranno esser valutati in un’ottica di sistema al cui interno l’imprenditoria agricola, in virtù del suo ruolo di governo del territorio, diventa uno degli attori principali in connessione con le altre forze rappresentative del tessuto socio-economico. Strategici risultano anche gli interventi in grado di generare ricadute positive a livello sociale e che, indirizzandosi a situazioni di svantaggio e difficoltà (ad/es esperienze di agricoltura sociale e di volontariato, iniziative che agevolano una gestione efficace delle politiche d’integrazione, ecc…), favoriscono processi di ricambio generazionale e di salvaguardia dell’assetto economico dei territori contribuendo, di riflesso, anche al miglioramento della sua dimensione sociale e ambientale.
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