Proposte - Tavolo Infrastrutture
28 Novembre 2019
  1. Definizione di politiche specifiche per le aree interne con la ricostituzione del ministero della coesione territoriale
  2. Ridefinizione della rappresentanza istituzionale dei territori che non sia solo su base demografica
  3. Utilizzo della tecnologia radio per il superamento del “digital divide”. E’ una tecnologia molto meno costosa della fibra adatta a territori poco popolati e difficilmente raggiungibili
  4. Necessità di un ente intermedio tra comuni e regioni dopo l’abolizione delle province e delle comunità montane
  5. Adozione di una fiscalità di vantaggio per chi vive e opera nelle aree rurali
  6. Ridefinizione dei parametri di ripartizione del fondo nazionale trasporti superando la logica della redditività
  7. Mantenimento delle scuole sul territorio attraverso una diversa definizione dei parametri di assegnazione delle risorse umane ed economiche
  8. Utilizzo del collegamento a distanza per la frequenza di scuole superiori e serali per adulti

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  1. Favorire percorsi di democrazia partecipativa con forte coinvolgimento delle istituzioni e le popolazioni locali riguardo il futuro delle aree di riferimento.
  2. Accelerare tutti i processi di modernizzazione e di digitalizzazione dei territori rurali.
  3. Incentivare un piano di investimenti straordinario per le infrastrutture classiche, materiali, immateriali, socio culturali, sanitarie che possano rendere fruibile la qualità della vita delle aree interne e che siano in grado di frenare l’abbandono demografico.
  4. Facilitare e consolidare le relazioni tra il mondo della ricerca pubblica e privata e le realtà imprenditoriali dei territori.
  5. Normalizzare e stabilizzare percorsi per la manutenzione, la gestione e la messa in sicurezza del territorio attraverso:
  • Convenzioni tra enti pubblici e imprese agricole per interventi a carattere infrastrutturale quali manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, cura dell’assetto idrogeologico.
  • Misure specifiche di partenariato pubblico/privato per programmi di intervento infrastrutturale e manutentivo anche a carattere pluriennale.
  • Incentivo a forme di gestione associata dei demani pubblici.
  • Misure di premialità nelle griglie di valutazione della prossima programmazione comunitaria per aziende ed enti impegnati in programmi di partenariato per l’esecuzione di interventi infrastrutturali e nella gestione di beni pubblici.

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CAMPI BISENZIO

  1. Rafforzare in tempi rapidissimi la copertura digitale delle aree rurali interne. Il digital divide tra aree metropolitane e aree interne resta sempre più ingiustificato e fonte di inaccettabili diseguaglianze.
  2. Avviare un percorso con le istituzioni ai vari livelli affinché venga ridefinita una adeguata rappresentanza istituzionale per le aree interne.
  3. Pensare a forme di fiscalità di vantaggio per le aree rurali.
  4. Valorizzazione dal punto di vista della promozione delle produzioni agricole, artigianali, artistiche, culturali delle aree interne.
  5. Ridefinire i parametri del fondo di trasporto nazionale prestando particolare attenzione alla mobilità pubblica dei soggetti più fragili (anziani, bambini, diversamente abili).
  6. Impedire ulteriori impoverimenti delle aree interne con la perdita di scuole, presidi sociali, sanitari, culturali e non ultimo di pubblica sicurezza.
  7. Valorizzare percorsi virtuosi per la manutenzione, la gestione e la messa in sicurezza del territorio attraverso relazioni strategiche e pluriennali tra imprenditori agricoli ed enti pubblici di primo e secondo livello per programmi di intervento infrastrutturale.

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  1. I servizi offerti alle aziende devono diventare servizi più ampi alle popolazioni delle aree agricole.
  2. Programmazione condivisa tra Regione-Province-Comuni che ora é debole.
  3. I consorzi di bonifica assumano un ruolo di gestione più condivisa, più decisiva nel governo del territorio.
  4. La gestione dell'acqua deve diventare strategia della politica regionale e nazionale.
  5. Le associazioni agricole non sempre adeguate devono ritrovare un ruolo nell'innovazione degli strumenti di gestione dell'acqua.

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Tags: #infrastrutture #Ilpaesechevogliamo


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